Caserma Tombolan Fava: la desolazione dietro l’angolo (parte III – ultima)

Mi scuso per il desolante silenzio intercorso fra la fine di agosto e questi ultimi giorni del mese di ottobre 2012. Per me sono state settimane estremamente intense dal punto di vista personale. Se ne avrò il tempo, dedicherò anche un breve articolo a questo periodo, almeno per introdurre una mia creazione che, giusto da poco più di un mese, mi sta dando notevoli soddisfazioni.

Torniamo a noi. Scrivo per concludere un discorso iniziato due mesi fa, con una mia incursione all’interno della Caserma Tombolan Fava di San Donà di Piave, in località Fiorentina.

Le mie parole sono state recepite assai bene all’interno della rete, tanto da suscitare l’interesse del giornalista Davide De Bortolo, del noto quotidiano nazionale  “Il Gazzettino”, il quale ha voluto far eco alle mie parole di denuncia, rilanciandole all’interno del suddetto quotidiano. Per il sottoscritto, l’articolo in questione, pubblicato in data 26 agosto 2012, è stata fonte di notevole soddisfazione principalmente perchè è la prima volta che la stampa nazionale si occupa di un argomento così scottante e delicato.

Questa è una scansione dell’articolo, che riporto in forma integrale (cliccarci sopra per ingrandirlo e leggerlo comodamente).

L’articolo dedicato al mio intervento nel blog e su YouTube relativamente al degrado della caserma Tombolan Fava

 

Adesso penso sia doveroso lasciare il giusto spazio alle immagini (tutte cliccabili con gli ingrandimenti). A seguire le foto della Caserma Tombolan Fava nel 2009, con il mio filmato YouTube relativo, e poi le foto della caserma nell’agosto dell’anno corrente, con il mio filmato più recente, che vi invito di cuore a visionare, possibilmente in alta risoluzione.

Foto caserma 2009

 
   
   
     

Filmato Caserma Tombolan Fava 2009

Reportage fotografico Caserma Tombolan Fava Agosto 2012

 

Filmato Caserma Tombolan Fava agosto 2012

E con questo è tutto. 

Ci aggiorniamo al prossimo articolo, dedicato alle città metropolitane recentemente istituite dal governo monti.

33 Comments Caserma Tombolan Fava: la desolazione dietro l’angolo (parte III – ultima)

  1. Federico Ravasio

    Ciao Gianluca,

    sono Federico e anche io ho prestato servizio nel 5° a.c/a alla Tombolan Fava.
    Rivederla in questo stato mi rattrista molto, perchè ritengo fosse davvero molto bella, ben allestita e dotata di molti “comfort” (se così possiamo chiamarli): giardini, piazza d’arme, palestra, palestre all’aperto, mense, depositi per i mezzi, officine per radar e illuminatori, ecc ecc.
    Sapere poi che qualche arraffone rottinculo la vuole trasformare in un inutile centro commerciale o in una ennesima zona residenziale mi fa davvero imbestialire. Perchè? Perchè qui dentro, moltissimi giovani hanno maturato una delle loro prime esperienze di vita fuori dalla famiglia, sono cresciuti e hanno imparato a conoscere gli altri, hanno imparato a conoscere gli usi e le abitudini dei vari commilitoni provenienti dai diversi angoli della nazione. E tutto ciò fa crescere le persone e le unisce, creando quello spirito di corpo che è alla base del futuro di ogni nazione…..
    E se penso anche a tutti quegli straccioni incapaci dei politici (rossi, bianchi e neri non fa differenza) che arraffano milioni di euro e poi riducono così le cose, divento ancora più incazzato!

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  2. Gianluca Musumeci

    Caro Federico, la caserma Tombolan Fava era sicuramente una delle caserme più moderne e curate che io abbia mai visto, e grazie a mio padre, ti posso assicurare che ne ho viste parecchie. Purtroppo credo che oggi sia l’emblema della nazione: tutto ciò di buono che è stato fatto in passato è lasciato a marcire in attesa di sostituirlo con qualcosa che produca solo redditività a una elite ristretta che sfrutta il popolo. Al momento possiamo solo prenderne atto, ma ho fiducia in un futuro migliore.

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  3. Alberto Sechi

    Gianluca,

    mi sono imbattuto per caso nel tuo sito e devo dire che i tuoi post dedicati alla Tombolan Fava sono molto interessanti. Da figlio di uno dei militari che li dentro ci ha lavorato e vissuto per tutta la vita lavorativa mi ricordo perfettamente molti luoghi.
    Ti segnalo inoltre un piccolo reportage fotografico che ho fatto due anni fa dentro la caserma abbandonata.

    http://www.flickr.com/photos/alberto_sechi/sets/72157624664236739/

    Alberto

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  4. arcangelo

    Ciao Gianluca, sono un ex artigliere che ha prestatao servizio alla Tombolan Fava da marzo del 1995 a febbraio 1996. Per caso mi son imbattuto nei tuoi reportage,, una trstezza nel veder una struttura del genere abbandonata e distrutta da vandali. Complimenti per il tuoi servizi e spero che continuerai a lottar per questa struttura che per noi ex militari è stata come una casa . Nel riveder queste immagini quanti ricordi, la palerrta, il piazzale delle adunate, il corpo di guardia , le camerate… purtroppo tutto distrutto.

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  5. Gianluca Musumeci

    Caro Arcangelo, ti ringrazio per i complimenti. Per me la tombolan fava rappresenta un ricordo forse ancora più indelebile rispetto al tuo, dato che per molti anni l’ho frequentata grazie al fatto che mio padre era il vicecomandante di Quinto reggimento, di cui, appunto, la Tombolan Fava faceva parte. Ricordo molto bene il circolo ufficiali, che oggi sembra uscire dai fotogrammi di un film su Cernobyl, e, se ti dovesse capitare di passare di là e vedere lo stato pietoso in cui versa, rischieresti di piangere, come d’altronde è successo a mio padre, ormai pensionato da diversi anni. Lui ha dato la vita all’arma e lo stato della Tombolan, secondo me, è una offesa indiretta e simbolica a tutti coloro i quali hanno dedicato l’intera carriera, ma anche qualche anno, a servire la patria. Stai tranquillo che, finchè potrò, mi batterò per la causa.

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    1. ARCANGELO

      CIAO GIANLUCA, HO VISTO SU INTERNET UNA PIANTINA DELLA TOMBOLAN FAVA MOLTO DETTAGLIATA , IN CUI SON RIPORTATI I VARI LOCALI DELLA CASERMA. TENGO A FAR UNA PRECISAZIONE : NELL’ AREA GENERATORI OLTRE AL GRUPPO ANTINCENDIO VI ERA LA D.S.U. (DIRECT SUPPORT UNIT) IN PRATICA ERA UN’UNITà COSTITUITA DA 1 UFFICIALE , SOTTUFFICIALI E MILITARII DI TRUPPA DOVE SI FACEVA LA MANUTEZIONE DEGLI APPARATI RADAR DISLOCCATI NELLE BATTERIE DI LANCIO(FONTANAFREDDA , SACILE E SAN DONA’). TENGO A FAR QUESTA PRECISAZIONE PERCHè HO PRESTATO IL MIO SERVIZIO DI LEVA IN QUSTA UNITà CON L’INCARICO DI OPERATORE RADAR. SPERO CI AGGIORNERAI PRESTO SULLE ATTUALI CONDIZIONI DELLA TOMBOLAN FAVA

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  6. dea

    ciao,sono stefano scusami non sono molto bravo col pc perdona eventuali errori,ho fatto solo il corso patente e diversi picchetti alla tombolan(ero a fontanafredda 2 /96)vederla cosi mi piange il cuore non solo x lei ma tutte le caserma d’italia dove ragazzi come me hanno lasciato l’anima e il cuore,in un mondo dove ha fagocitato tutto fai bene a tenere vivo il ricordo.ti stimo

    stefano

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  7. sergio

    io prestai servizio alla tombolan fava nel 1992 per poco piu di un mese per il corso autista incarico 18A nella allora bds che se non ricordo male era al secondo piano, mi ricordo avendo girato in altre 4 caserme nel corso del mio servizio di leva la caserma dove ho trovato piu efficenza e ordine senza alcun dubbio è proprio la tombolan, ho un ottimo ricordo della mensa truppa dove tutti apprezzavano la cucina e la pulizia.

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  8. luca

    Ciao sono Luca dalla provincia di Monza e Brianza, e nel lontano 1993 (10°/93) e per circa 7,5 mesi ho prestato servizio presso la caserma Tombolan Fava dopo aver fatto il car a Montorio Veronese. Devo dire che l’arrivo e l’accoglienza presso la caserma da parte degli altri commilitoni già presenti nella struttura è stata particolarmente “calorosa” (tra l’altro siamo arrivati solo in 5 un pomeriggio dopo le 18 e per nostra fortuna ci hanno fatto dormire isolati dagli altri ). Abbiamo passato poi le prime notti in camerata tenuti svegli per le famose adunate “Rospi” dove i membri più anziani ci spiegavano come dovevamo comportarci, quali indumenti potevamo e non potevamo indossare, come dovevamo salutarli, come si doveva rispettare il “Blok della Vecchia” e molti altri particolari. Complessivamente per circa 40 sere/notti (ad esclusioni di quelle di guardia compresa polveriera) siamo stati spesso oggetto di scherzi seri da parte di commilitoni più anziani di noi. La presenza poi nella nostra cameretta dell’autista del comandante, ha forse limitato l’irruenza degli altri. Dopo circa 3 mesi al congedo delle ultime Vecchie particolarmente aggressive il clima è nettamente migliorato, ed in oltre ho cominciato a prestare servizio in sala radar (scrivevo al contrario su di un vetro) presso il sito NATO esterno alla caserma con le batterie dei missili contraerei. Ricordo inoltre i primi servizi in cucina, a lavare le pentole con la pulivapor, lavare i piani cottura con il mocio, le saponate, il pullman 370 che ci portava la sera in paese, il cacciamali tutti i giorni per il sito NATO, etc. trascorsi poi quasi 8 mesi, non per mio volere, ma per volere del comandante, sono stato trasferito a Treviso presso il genio militare come disegnatore, per la progettazione della nuova mensa/cucina della Tombolan Fava. Spero di non averti annoiato (avrei altre mille cose da raccontare) ma tutto ciò per ricordare a tutti che era una caserma dura e operativa dove tutti si impegnavano nelle loro attività, rifarei tutto quel periodo possibilmente con gli stessi compagni, e ti dico che rivedere dopo tanti anni,la caserma ridotta cosi male è un affronto per tutti i ragazzi che hanno dato un anno della propria esistenza, per tenerla operativa ed in perfetta efficienza.

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  9. Antonio Stasi

    Per anni ho avuto un sogno ricorrente… in cui venivo ri-arruolato alla Tombolan Fava e ripercorrevo l’intero anno trascorso con i miei commilitoni divertendomi e passando un periodo di piena libertà emotiva staccando dalla vita “civile”.
    un’intero anno al servizio dell’ufficio patenti e disegnatori come caporal maggiore nella palazzina comandi e servizi, organizzando i corsi per patenti, i tiri al poligono, i turni al campo di tennis tra una guardia e un NCC (nucleo controllo cucine). Ero del 1°/1991 l’anno della guerra iraq ( appena finita ma non del tutto) in cui due caccia furono abbattuti, arrivato in caserma c’era la guardia armata e tutti i permessi congelati…
    Ma comunque un’esperienza che rifarei come nel sogno.
    Rivedere la caserma in questo stato mi ha rattristato enormemente!
    sigh!

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  10. Pier

    Ciao Gianluca,
    sono un artigliere del 7°/90, dopo il primo mese ad AScoli Piceno ho prestato servizio per tutta la durata della naja presso la Tombolan, in BCS e sono stato congedato nel settembre del 1991.
    Ho un ricordo bellissimo di quel periodo, innanzitutto perchè non ho trovato nonnismo, mi hanno fatto scherzi ma possiamo dire che era più che altro goliardia, e c’era un codice etico all’epoca anche per come fare gli scherzi.
    Ho passato la metà del periodo del servizio di leva di servizio, guardie, NCC, caporale di giornata, ho vissuto molto in caserma, ed ho affrontato con gli altri anche il periodo della 1° guerra del golfo, con tutti gli annessi e connessi (rischieramenti compresi), conoscevo ogni angolo della caserma, dal posto antincendio appena entrati dietro il corpo di guardia alla riservetta munizioni, le altane,…, quanti cambi della guardia, la notte anche con il frreddo, la neve… conservo ancora il basco del giorno della sera del silenzio fuori d’ordinanza, i gradi, la sahariana, il cordone da congendante e più di ogni altra cosa i miei ricordi di ragazzo quasi ventenne.
    Vedere i filmati e le foto per me sono un tuffo nel passato, vedere la caserma adesso, se posso permettermi, è un insulto alla nostra intelligenza.
    Mia e di quelli che ci hanno lavorato e vissuto.
    Non so se riuscirei ad entrarci, e rimanere indifferente, il degrado, l’abbandono mi fanno stare male solo a vedere il filmato, dire che mi hanno rattristato è ancora poco, ogni angolo che ho visto è un ricordo che affiora nella mia mente, la piazza d’armi e il cambio di comandate della caserma, la scalinata della palazzina truppa, i corridoi della BCS, l’ufficio di batteria (ho riconosciuto le finestre da fuori)., l’armeria dove ritiravamo i garand con la guardia, l’ingresso della caserma …quanti picchetti, schieranti e alzabandiera… per non parlare dei picchetti in Piazza a S. Donà del Piave…
    Sono d’accordo con te, se la politica di dismissione delle caserme fosse stata più lungimirante avremmo dei luoghi riconvertiti per altri usi, non per i soliti “amici” che se ne faranno magari condomini o centri commerciali.
    In fondo è la nostra storia.
    Purtroppo come vedo nel tuo blog non è l’unica in questo stato.
    Un saluto
    Pier 7°/90 BG

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  11. sergio

    Ciao, sono rimasto anch’io sconcertato nel vedere le immagini riprodotte , io ho stazionato per 10 mesi alla Tombolan Fava (5°83) e nonostante siano stati mesi di duro lavoro posso dire di essermi affezionato a quella struttura per via delle emozioni che nessun altro luogo di questo pianeta mi abbia donato. Ho avuto l’ opportunita’ di conoscere una molteplicita’ di persone positive e negative che hanno lasciato il segno anche se essendo stato in 3ª batteria facevo da pendolare al sito a S,Giorgio di Livenza dove ho avuto la possibilita’ di fermare il MITICO Capitano Loiola in visita notturna nei pressi della mia altana facendolo strizzare.
    Ti ringrazio di avere smosso quei tanti ricordi che mi porto appresso anche se le immagini si erano fermate al periodo florido della struttura e alla vista di quello scempio sono rimasto veramente male. Un abbraccio a tutti coloro che hanno provato questa esperienza e un rammarico per quelli che non potranno provarla

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  12. Emanuele

    Ciao Gianluca,
    mi chiamo Emanuele e ho prestato sevizio nella Folgore per qualche anno dal 91 in poi. Adesso assieme ad altri ex abbiamo creato un club regolarmente iscritto al CONI di airsoft, simulazione militare avanzata. Abbiamo in utilizzo un altro sito simile a questo, a Mestre, dove facciamo i nostri “allenamenti” settimanali, e mi chiedevo, se gentilmente avessi possibilità di darmi qualche informazione in piu sugli edifici e ancora meglio su chi eventualmente li stia gestendo ora, anche se immagino siano ancora demaniali. Come immagini vorremo rivalutare l area tenendola pulita e sgombra da individui loschi e/o immondizie di vario genere in cambio all opportunità di poterla utilizzare per i nostri giochi.

    grazie del tuo tempo
    Emanuele

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  13. vincenzo donato

    ho prestato servizio alla tombolan fava da setembre 1990 ad agosto 1991, ero del 6° sc. 90….mi è venuto un nodo in gola nel vedere le immagini…concordo con i commenti che ho letto sopra di “antonio stasi” e “pier” che sicuramente avrò conosciuto visto che eravamo li nello stesso periodo…..rivivrei tutto dell’anno passato alla tombolan fava….io ero all’ufficio carburanti….vedere lo stato in qui versa adesso…..mi rattrista parecchio più volte nella vita mi sono detto vorrei rivedere la tombolan fava…..forse era meglio non rivederla e ricordarmela com’era….li si sono incrociati i destini di tanti ragazzi……..bravo gianluca

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  14. Francesco

    Ciao a tutti abito a fiorentina dal 1967 sono del 67 e commosso, la caserma si sentiva, si sentivano i silenzi fuori orario e tanto altro, un passato che non ritorna un passato che qualche vandalo non rispetta. Il tempo? Un valore inestimabile, il tempo, il tempo passato asieme a tanti della nostra età di quei 12 mesi. In questa era che tutti pensiamo di essere vicini siamo rimasti in pochi che ricorderemo 12 mesi trasorsi con persone che non abbiamo più incontrato ma sono vicini.
    Vi auguro a tutti un buon futuro

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  15. Paolo torriani

    Sig. Gianluca, la ringrazio del ” passaggio” a ritroso nel tempo. Come può ben vedere essendo del 63, ho prestato servizio c/o la Tombolan Fava ( 7* 82 ), e se la memoria non mi inganna Suo papà era comandante della stessa. Ho conosciuto il cap. Loiola, anche lì non nuovo ad imprese descritte da Sergio.
    Effettivamente non posso negare un nodo alla gola rivedendo l’abbandono della ” nostra caserma” si perché alla fine di tutto rimaneva nostra. Nonostante tutto sono riuscito a riconoscere la maggior parte dei posti visti nel filmato.
    Grazie ancora
    P.S. ho difficoltà nell’aprile le foto.

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    1. Gianluca Musumeci

      Caro Paolo,
      La ringrazio per l’intervento.
      Mio papà prestò servizio alla Tombolan col grado di Maggiore, fu Comandante e Vice Comandante alla Matter di Mestre, dove venne trasferito nei primi anni ’80.
      L’allora capitano Loiola è di San Donà di Piave, la stessa cittadina dove abita mio padre (ed anch’io). Purtroppo ho avuto problemi tecnici col sito e ho perso tutte le foto. Con grande pazienza dovrò inserirle nuovamente, ma temo ci vorrà molto tempo. Distinti saluti. Gianluca

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      1. Sergio

        Ciao Gianluca, nel periodo della mia Naja a S,Dona’ (83-84) non ho avuto il piacere di conoscere tuo padre.
        In quel periodo il comandante era il Maggiore Tito , gran brava persona, e’ riuscito a strapparmi una licenza e a punirmi dopo che erano 90 gg che non andavo a casa ed avevo prestato servizio di guardia al sito per 3 settimane di fila a causa delle valutazioni Nato e non ho potuto accorciare i capelli ; inoltre mi addebito’ il costo del cappellino xche’ avevo disegnato sotto la visiera le stelle riferite ai mesi gia’ trascorsi, come si usava al tempo.
        Altri personaggi del periodo erano il capitano Tontodonati, il tenente Lepore,il s.ten. Amici(ed il suo pastore tedesco Fiume), il s.ten.Ruozzi, il s,tenente Ragosti, il maggiore Sieve, il s.ten. Zarantonello, il serg.maggiore Coriolano ed il n°1 “Capitano Lojola”.
        Al contrario di quanto tutti pensassero il Cap. Lojola per me e’ stato un grande, stavo ramazzando il cortile della caserma senza cappellino ed al posto di punirmi ha ramazzato lui x me mezzo cortile facendomi vedere come andava fatto.
        Tempo dopo mi ha proposto x una licenza premio dopo un ispezione notturna sotto l’ altana (mi e’ poi stata strappata) . Successivamente quando sono riuscito finalmente a prendere la licenza provammo io ed alcuni commilitoni a fare autostop per arrivare prima alla stazione e malauguratamente da lontano arrivava lui con la camionetta, ci obbligo’ a salire ed al posto di riportarci indietro, come si usava solitamente fare dato che era proibito, ci porto’ alla stazione scherzando per tutto il viaggio come se fosse un vecchio zio.
        Una montagna di ricordi …e piu’ ne parlo e piu’ ne affiorano di altri come i locali che si frequentavano all’ epoca (la pizzeria Da Ciccio, la trattoria La Fiorentina, la cremeria La Favorita, la discoteca Ciao-Ciao….).
        Ora vedere quella struttura ridotta ad una discarica lascia parecchio amaro in bocca dato che ci costringevano a lustrarla come se fosse un gingillo.
        Un saluto a tutti coloro che hanno un ricordo positivo del tempo trascorso la’ dentro.
        Ciao Sergio

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        1. Gianluca

          Caro Sergio,
          La ringrazio nuovamente per la bella testimonianza.
          Quello che una volta era il Maggiore Tito, poi sicuramente Colonnello (non so se Generale), purtroppo è mancato da oltre una decina di anni per un brutto male al cervello. Il Colonnello Tito era una persona molto in gamba, ricca di risorse. Andato in pensione ricordo che si iscrisse a Scienze Politiche, a Padova, e spesso si ritrovava a raccontarmi le sue esperienze da ritrovato studente.
          L’ex capitano Loiola, anche lui credo Colonnello, oggi è molto dedito al volontariato presso la San Vincenzo di San Donà, una associazione molto attiva dalle mie parti.
          La pizzeria da Ciccio esiste ancora, anche se il pizzaiolo (Ciccio) è mancato un po’ di anni orsono e, indubbiamente, la pizza ne ha risentito in termini qualitativi.
          La trattoria “La Fiorentina” esiste ancora, ma non so se la gestione sia cambiata nel frattempo.
          La pasticceria “La Favorita” non esiste più da una dozzina di anni. Al suo posto vi è un bar-caffè (Dersut).
          La discoteca Ciao-Ciao era inserita all’interno dell’Hotel Vienna, che, a fine anni ’80 è stato abbattuto per creare una discoteca, aggregatore di buona parte di una certa categoria di giovani sandonatesi, il Cinecittà. Io non vi ho mai messo piede.
          Poi, a fine anni ’90 è stato demolito per costruire delle villette, in quello che era il pieno boom immobiliare, grazie al cielo oggi esauritosi.
          Le invio i miei più cordiali saluti.
          Gianluca

          Reply
          1. Sergio

            Salve Gianluca, grazie per l’ aggiornamento.
            Mi ha fatto piacere rispolverare quei ricordi , che sono ancora vivi, nonostante sia trascorso ormai tantissimo tempo.
            Ogni tanto controllero’ il vostro blog dato che mi farebbe piacere leggere altre testimonianze.
            Complimenti per il coraggio avuto nell’ avventurarsi all’ interno della ex caserma dato che poteva essere un rifugio per gente tutt’ altro che raccomandabile.
            Ringrazio e porgo ancora una volta i miei cordiali saluti.
            Sergio

  16. marco

    Ho prestato servizio al Controllo Fuoco conn l’ottavo sc. 84.
    Oltre al capitano Loiola ricordo anche vari sottufficiali il marescaillo maggiore De Rosa, i marescialli capo Bisti, Miotto, Dell’Orca, Vendramin.
    Tutte gran brave persone.
    Mi vanto un po’ dicendo che in caserma dopo il comandante tenCol Cosma c’era il maresciallo Di Rosa (sottufficiale più anziano) e poi c’ero io (graduato di truppa più anziano e con la nomina a sgt di complemento-ho prestato giuramento a Mestre di fronte al Colonnello Tito).

    Reply
  17. Fabio

    Ho prestato anch’io servizio militare come tantissimi ragazzi alla Tombolan , ero del 3’/85 e leggendo i vari post e’ come aprire un cassetto della memoria dove i ricordi , i nomi e gli episodi pian piano riaffiorano uno dopo l’altro. Io ero nel Bcs batteria comando e servizi nell’ufficio “Maggiorità ” proprio di fronte all’ufficio Nato dove c’era il temutissimo capitano Lojola Mario. Un periodo della mia vita indimenticabile. Mi piacerebbe vedere alcune foto dell’ufficio dove ho trascorso quasi un anno..anche se vederlo in queste condizioni non e’ bello. Indimenticabili il maresciallo Mule’, il maresciallo Zaccaro .. E quanti altri… il comandante Cosma che come caporale maggiore e capoposto andavamo con l’autista prenderlo a Padova….

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  18. Marco

    Purtroppo mi si stringe il cuore, vedere come è stata conciata la mia caserma dove ho prestato servizio 12 mesi scaglione 1°/96….
    Sono alla ricerca disperata della spilla araldica del 5° Reggimento, quella che veniva messa al taschino della Drop…
    Percaso riesci ad aiutarmi??
    In caso di notizie la mia mail è:
    astorrimarco@gmail.com
    Grazie, la nostra caserma sarà sempre nel nostro cuore….

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  19. Andrea

    Ciao ragazzi io sono il kolo 1 ska 92 3 batteria che anno indimenticabile e poi le guardie al sito 3 una bella esperienza anche se faticosa

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  20. Ezio 3/83

    Ciao a tutti, leggere i vostri commenti mi ha riportato indietro nel tempo con pensieri ormai sopiti,era Maggio del 1983 quando varcavo la porta della Tombolan Fava.
    Rileggere i nomi dei vari Ufficiali e sottufficiali.a me famigliari ha risvegliato ricordi di un anno passato in 3′ batteria,tra guardie e turni al Sito di S. Giorgio di Livenza,gli scherzi dei più’ anziani le brande da fare, la corve’, ma anche tante risate tra commilitoni.
    Ricordo con piacere i miei compagni del 3/83 ma anche i molti di altri scaglioni che ho avuto il piacere di conoscere o solo di incontrare .
    Fa male vedere lo stato di abbandono in cui versa la Tombolan.
    Un grande grazie a Gianluca e a tutti coloro che scrivono in queste pagine per tenere vivo il ricordo di un luogo che piaccia o no ha lasciato un segno nella nostra vita.
    Ezio 3/83 Torino

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  21. MAssimo

    Non posso negare che, all’inizio fu un trauma:la nebbia, le guardie al sito, la cittadina triste (per me romano) di San dona’.Poi conosci tanti bravi ragazzi , ti fai un sacco di risate i mesi passano e….quasi ti dispiace.Ho tanto sofferto alla notizia della morte del grande (in tutti i sensi) s.m. De Flumeri

    Reply
  22. Marco Straforini

    Ciao, sono del settimo ’87

    Ero operatore gruppi elettrogeni del reparto controllo fuoco, presso la Tombolan in cui ho passato ben poco tempo, ero quasi sempre al sito missili locato vicino a Eraclea, sotto il comando del maresciallo Romano, temuto da quasi tutti, ma non dal sottoscritto.
    Certo, fa dispiacere vedere chiuso il proprio reggimento, ma allo stesso tempo fa anche piacere vedere che ormai la guerra fredda sia finita e non dobbiamo più tenere missili puntati verso la ex Yugoslavia aspettando un attacco aereo (siamo andati molte volte in allarme a causa di aerei con il transponder non funzionante)
    Certo i pericoli si sono spostati, abbiamo altri nemici. Non impareremo mai?

    Grazie per questo servizio, molto ben fatto. Posso capire quanto per te sia stata importante quella caserma. Per me e’ stato solo un passaggio, poi mi sono laureato, trasferito negli Stati Uniti dove vivo ancora, per me e’ ormai un lontano ricordo ma conservo ancora il diario di quei mesi, diario in cui feci molti disegni e annotazioni adesso simpatiche. Purtroppo ho perso le foto, durante uno dei miei tanti traslochi e trasferimenti.

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  23. Massimo

    Pensavo me ne fossi liberato e invece stanotte,puntuale,l’incubo che mi perseguita da quel lontano 1983 in cui feci la naja a San dona’ e’ tornato:tutti del mio scaglione(11/83) si congedano,mentre io resto li’.In alcuni sogni addirittura per un altro anno intero.Ormai me lo portero’dietro fino alla fine dei miei giorni.
    Per il resto :una parola su quel cippo che stava al sito ,prima di entrare in mensa dedicato a quei poveri giovani morti perché finiti col camion dentro al fiume.C’era scritto su un verso di una poesia di Ungaretti:”la morte si sconta vivendo”.

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